Progetto Germogli di Diversità

Proroga termini del bando integrativo per la selezione degli operatori volontari del servizio civile universale

In pedissequa esecuzione del decreto monocratico adottato dal Presidente della Sezione Quarta Bis del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio n.00816-2022, Reg. Ric n. 01190/2022, pubblicato in data 9 febbraio 2022, è disposta la proroga del termine di cui all’articolo 2 del Bando integrativo del 25 gennaio 2022, fissandolo alle ore 14:00 del 9 Marzo 2022.

Le candidature presentate successivamente alle ore 14:00 del 10 febbraio 2022 fino al predetto termine del 9 marzo 2022 sono ammesse con riserva.

Il termine di cui al paragrafo n. 11 delle Linee Guida per la compilazione e presentazione della domanda online con la piattaforma DOL, pubblicate sul sito a corredo del Bando 2021, riportato anche nella FAQ n. 26, è conseguentemente differito alle ore 14:00 dell’8 Marzo 2022 ai fini dell’eventuale annullamento della propria domanda e presentazione di una nuova.

Ulteriori ed eventuali determinazioni saranno adottate dal Dipartimento ad esito della Camera di Consiglio fissata dal medesimo decreto monocratico del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio.

 

Vai al bando

SETTORE E AREA DI INTERVENTO:

Settore E – Educazione e promozione culturale, paesaggistica, ambientale, del turismo sostenibile e sociale e dello sport.
13 – Educazione e promozione ambientale.

OBIETTIVO DEL PROGETTO:

Il progetto si struttura in un percorso interventistico di educazione, formazione ed attività laboratoriali dedicato al consumo consapevole delle risorse presenti nel territorio, all’educazione alimentare ed ambientale. Alla luce di quanto fin qui esposto, quindi, l’obiettivo generale che il progetto si propone è quello di ottenere un miglioramento della qualità della vita dei destinatari e dei beneficiari del progetto, grazie alla diffusione dei principi dell’educazione alimentare e ambientale, all’acquisizione di un atteggiamento più consapevole e responsabile nei confronti dell’alimentazione e delle risorse rinnovabili e non rinnovabili e alla trasmissione dell’importanza di prestare attenzione ai prodotti destinati all’alimentazione, di cercarli laddove esiste una garanzia di qualità, di considerarne le proprietà nutritive, tutto questo a partire dalla conoscenza e dal rispetto delle specificità gastronomiche di ogni comune.


Per sviluppare un comportamento responsabile nella scelta di comportamenti ambientali rispettosi dell’ambiente, nella scelta di cibi sani, non spazzatura che incide sugli stili di vita, nonché generare occasioni di benessere sociale e culturale, in particolare per i minori e disabili, occorre partire dalle criticità individuate nell’analisi del contesto territoriale ed operare per obiettivi specifici, informando ed educando i destinatari del progetto ad abbandonare le “cattive abitudini” e a trasformarle in atteggiamenti virtuosi e positivi, sensibilizzando l’intera cittadinanza grazie alla diffusione delle buone prassi.
L’obiettivo del progetto, quindi, è in linea con gli obiettivi del programma, ovvero:
- Assicurare la salute ed il benessere per tutti e per tutte le età; (obiettivo 3)
- Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e un’opportunità di apprendimento per tutti (Obiettivo 4).
Attraverso, infatti, percorsi di sensibilizzazione ed informazione e attività laboratoriali, il progetto si pone l’obiettivo di diffondere nei minori e disabili i principi dell’educazione alimentare e ambientale, di favorire l’acquisizione di un atteggiamento più consapevole e responsabile nei confronti dell’alimentazione e di trasmettere ai cittadini del domani l’importanza di prestare attenzione ai comportamenti ecosostenibili.
Per sviluppare un comportamento responsabile nell’adozione di comportamenti rispettosi dell’ambiente, nella scelta dei cibi sani e del territorio di appartenenza, ed incidere sugli stili di vita, nonché generare occasioni di benessere sociale e culturale, in particolare per i minori e disabili, occorre partire dalle criticità individuate nell’analisi del contesto territoriale ed operare, INFORMANDO ED EDUCANDO i destinatari, OFFRENDO OCCASIONI PER CONOSCERE le materie prime ed APPROFONDENDO le abitudini gastronomiche del proprio territorio e dei territori limitrofi.
Difatti, il progetto “Germogli di diversità” si inserisce come valida opportunità per permettere a tutti i cittadini dei comuni coinvolti di vivere un percorso di vita formativo ed esperienziale orientato a promuovere uno stile di vita ecosostenibile lavorando sul potenziamento dei valori quali: il rispetto e la cura dell’ambiente, della natura, del territorio urbano, la tutela dei doni e della bellezza della Terra.
Con l’interiorizzazione di tali principi, i cittadini svilupperanno un senso di stretta appartenenza alla propria città nativa e di cittadinanza attiva e solidale. Diventare cittadini attivi è un prerequisito fondamentale per l’attuazione e la condivisione di azioni comuni tese a valorizzare l’ambiente circostante con le sue bellezze naturali, artistiche, tradizionali e gastronomiche, per l’attuazione di processi di cambiamento dei modelli comportamentali e mentali.
Lo stile di vita ecosostenibile è caratterizzato, anche, da una alimentazione sana, orientata al consumo di cibo nutrizionalmente sano, con una bassa impronta in termini di uso di suolo e di risorse idriche impiegate, con basse emissioni di carbonio e azoto, attento alla conservazione della biodiversità e degli ecosistemi, ricco di cibi locali e tradizionali, equo e accessibile per tutti. Un’alimentazione sostenibile è contraddistinta, dunque, da alimenti salubri, rispettosi dell’ambiente, poco elaborati dal punto di vista industriale e coltivati nelle zone di provenienza tradizionale, nel rispetto della biodiversità e delle risorse disponibili.
Il concetto di “dieta sostenibile” sembra una novità poiché l’agricoltura moderna e la globalizzazione hanno diminuito l’attenzione verso la sostenibilità a favore dell’intensificazione e dell’industrializzazione dei sistemi agricoli. Risultato è un aumento vertiginoso della produzione globalizzata di alimenti, senza tuttavia portare miglioramenti a livello globale in campo nutrizionale. Pertanto il progetto in questione si propone, attraverso gli incontri formativi ed esperienziali, di promuovere i pilastri di una sana e sostenibile alimentazione: meno spreco alimentare, meno cibo di origine animale e più vegetale, dieta mediterranea, movimento e adeguato apporto calorico in base alla persona.
Tuttavia, oltre al coinvolgimento in prima persona dei minori, è importante far nascere un interesse anche negli adulti, in modo tale che questi ultimi rappresentino dei modelli, degli esempi per i propri figli e nipoti. Formare adulti consapevoli della cultura del territorio e dell’importanza del consumo di prodotti sani e locali può giovare all’economia interna della intera Comunità presente e futura. Difatti, gli adulti trasmettono, in modo inconsapevole e implicito, le loro usanze, i loro modi di fare, le loro abitudini alimentari ai più piccoli, pertanto nasce la necessità di promuovere e sensibilizzare anche tali fasce d’età.
Per il raggiungimento dell’obiettivo sopra descritto, si possono considerare i seguenti indicatori, frutto delle criticità individuate in fase di analisi e dei dati relativi alla situazione di partenza, con l’indicazione dei risultati attesi, grazie alla realizzazione delle attività, e sono riassunti nella tabella sottostante.
Il progetto prevede l’impiego di operatori volontari con minori opportunità e mira al coinvolgimento attivo di ragazzi che necessitano di accrescere la propria percezione del sé, la propria autonomia e le proprie capacità ed abilità, con il fine di divenire protagonisti di un processo di crescita sociale e di una maggiore coesione tra tutte le fasce della popolazione. Per questo motivo, l’obiettivo specifico che si intende raggiungere con il loro impiego è quello di aumentare le loro capacità e competenze relazionali ed educative, offrendo concretamente l’occasione per confrontarsi con una nuova dimensione organizzativa e comunitaria, sperimentando, da una parte, l’esperienza dell’autonomia e della responsabilità personale, dall’altra la relazione e la responsabilità condivisa e legata al contesto e al gruppo di lavoro.
Attraverso la partecipazione al progetto, i giovani volontari con minori opportunità potranno acquisire abilità e competenze spendibili in un futuro contesto lavorativo; potranno essere facilitati nella comprensione della metodologia di lavoro (lavoro di gruppo, lavoro di rete); essere accompagnati nella promozione, in collaborazione con il team di progetto, di forme di sensibilizzazione e riflessioni sulle problematiche sociali; riuscire a sviluppare conoscenze ed
esperienze relative all’età evolutiva, acquistando maggiore sicurezza sulle proprie potenzialità e affrontando, quindi, con accresciuta sicurezza il proprio ruolo da protagonisti nel proprio contesto sociale di riferimento.

RUOLO ED ATTIVITÁ DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

L’avvio del piano di intervento di ogni volontario sarà caratterizzato da un primo momento di orientamento e formazione specifica sul piano di lavoro, durante il quale il giovane sarà introdotto gradualmente alla conoscenza delle modalità organizzative, delle figure di riferimento, dei destinatari degli interventi, degli obiettivi e dei riferimenti teorici relativi alle singole attività. Le varie attività saranno distribuite temporalmente in maniera differente in relazione al raggiungimento dell’obiettivo o comunque modulate in maniera tale che i giovani volontari sviluppino un percorso di crescita umana e professionale confrontandosi con mansioni dapprima più semplici e via via più complesse. In relazione alle attività descritte al punto 9.1, gli operatori volontari saranno impegnati nelle seguenti azioni con il ruolo descritto:

Azione 1.1 Terra mia Azione 1.2 CIBO_BIOS Gli operatori volontari, per questa specifica azione progettuale, prenderanno contatti con le realtà e le associazioni del territorio per sondare il loro grado di curiosità e di interesse proponendo i servizi e le iniziative offerte dal progetto. Successivamente, insieme al personale dell’UCI, delle Officine e del Comune stileranno un cronoprogramma e un calendario degli eventi da gestire e sponsorizzare. Essi realizzeranno il materiale promozionale dei singoli eventi e ne garantiranno l’effettiva divulgazione attraverso sia la distribuzione cartacea presso i principali luoghi della cittadina di riferimento, sia attraverso i canali social e mediatici a disposizione. Compito degli operatori volontari, inoltre, sarà l’organizzazione logistica degli eventi con il reperimento di ogni strumento e materiale necessario alla sua buona riuscita. Gli operatori volontari si occuperanno di promuovere adeguatamente questa azione progettuale, dedicandosi in un primo momento al reperimento di minori disponibili a mettersi concretamente in gioco con la proposta dei laboratori. Esso realizzeranno apposito materiale promozionale dei laboratori e della sua diffusione sul territorio locale, privilegiano il contatto con le istituzioni scolastiche e le agenzie educative presenti sul territorio. A seguito di questa fase, supporteranno i professionisti e gli esperti nella realizzazione dei laboratori e nella gestione e pulizia degli spazi, predisponendo il materiale e riordinando gli ambienti al termine delle attività.
Azione 2.1 Info-green Analogamente all’azione Terra mia, gli operatori volontari, per questa specifica azione progettuale, prenderanno contatti con le realtà e le associazioni del territorio e con i minori per l’organizzazione di eventi a tema ambientale, di infoday sulla sostenibilità. Successivamente, insieme al personale dell’UCI e del Comune stileranno un’organizzazione interna degli eventi da gestire e sponsorizzare. Inoltre gli operatori volontari si occuperanno del Front-office allo Sportello “UCI” e del Comune, ricevendo con cordialità e gentilezza quanti vi si rivolgeranno per sensibilizzarli nelle tematiche di natura ambientale. Prenderanno parte alle riunioni per l'attivazione dello sportello, per poi dedicarsi alla gestione quotidiana della pubblicizzazione delle tematiche ambientali.

Azione 3.1 Green Lab

Azione 3.2 Piatto in forma

Azione 3.3 Festival Conclusivo

Gli operatori volontari si occuperanno di promuovere adeguatamente questa azione progettuale, dedicandosi in un primo momento al reperimento di minori e disabili disponibili a mettersi concretamente in gioco con la proposta dei Green Lab. Essi realizzeranno apposito materiale promozionale dei laboratori e della sua diffusione sul territorio locale, privilegiano il contatto con le istituzioni scolastiche e le agenzie educative presenti sul territorio. A seguito di questa fase, supporteranno i professionisti e gli esperti nella realizzazione dei laboratori e nella gestione e pulizia degli spazi, predisponendo il materiale e riordinando gli ambienti al termine delle attività. I volontari per realizzare una serie di iniziative e di percorsi formativi, in primo luogo si recheranno nei principali luoghi di ritrovo dei cittadini, così facendo, essi potranno promuovere la presenza dello Sportello e coinvolgere nelle attività progettuali quanti lo desiderino. Relativamente all’ultima azione, gli operatori volontari si occuperanno di prendere contatti con tutti gli altri volontari che, come loro, saranno impegnati nell’organizzazione del festival conclusivo, organizzando riunioni ed incontri volti alla pianificazione dell’evento, in sinergia con tutti gli esperti ed i tecnici coinvolti. Predisporranno, poi, apposito materiale promozionale e si dedicheranno ad una massiva divulgazione (sia tramite i canali social che tramite distribuzione di materiale cartaceo), al fine di garantire la più ampia partecipazione da parte della popolazione. Una volta stilato il programma dettagliato delle iniziative, essi si dedicheranno all’organizzazione delle attività che li vedranno protagonisti con il reperimento del materiale necessario ad una resa efficace. In occasione dell’evento, infine, essi saranno impegnati nella gestione logistica ed organizzativa e offriranno il proprio supporto agli esperti intervenuti.

SEDI DI SVOLGIMENTO:

Officine Multimediali Come Dove Quando, Piazza Madre Teresa di Calcutta, snc – Toritto (Ba)
Ufficio Servizi Sociali e Assistenza del Comune di Toritto, via Municipio, n. 1 – Toritto (Ba)
Uci Gioia del Colle, via San Martino, n. 41 a Gioia del Colle (Ba)
Uci sede operativa di Sammichele di Bari, Via Dogali, - Sammichele di Bari (Ba)

POSTI DISPONIBILI, SERVIZI OFFERTI:

n. 4 posti disponibili (di cui n. 1 per Giovani con Minori Opportunità) senza vitto e alloggio presso Officine Multimediali Come Dove Quando, Piazza Madre Teresa di Calcutta, snc – Toritto (Ba)
n. 6 posti disponibili (di cui n. 2 per Giovani con Minori Opportunità) senza vitto e alloggio Ufficio Servizi Sociali e Assistenza del Comune di Toritto, via Municipio, n. 1 – Toritto (Ba)
n. 2 posti disponibili (di cui n. 1 per Giovani con Minori Opportunità) senza vitto e alloggio Uci Gioia del Colle, via San Martino, n. 41 a Gioia del Colle (Ba)
n. 2 posti disponibili (di cui n. 1 per Giovani con Minori Opportunità) senza vitto e alloggio Uci sede operativa di Sammichele di Bari, Via Dogali, - Sammichele di Bari (Ba)

EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI:

Agli operatori volontari in servizio è richiesta la disponibilità sotto indicata, come condizione necessaria per un corretto espletamento dell’esperienza di Servizio Civile:
• flessibilità oraria;
• flessibilità di impiego anche nei giorni festivi;
• flessibilità a spostarsi dalla sede di attuazione di progetto in altri spazi, solo in casi eccezionali, senza che diventino la regola, per realizzare quanto dettagliato all’interno del punto 9 e, comunque non oltre quanto consentito dall’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile;

• disponibilità nel collaborare con serietà per la buona riuscita del progetto, seguendo le indicazioni fornite dall’Operatore Locale di Progetto;
• svolgimento di azioni che richiedono una profonda empatia con i cittadini e gli utenti con cui si entrerà in contatto per mezzo delle attività/azioni programmate.
giorni di servizio settimanali ed orario: 25 ore settimanali su n. 5 giorni

EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI:

Non sono previsti ulteriori requisiti ai candidati per la partecipazione al progetto.

DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE:

si rimanda al sistema di selezione allegato.

CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI:

nessun credito formativo riconosciuto,
nessun tirocinio formativo riconosciuto,
Attestato specifico rilasciato da ente terzo.

FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

La formazione specifica sarà realizzata presso la sede dell’ente, o, nel caso di moduli in comune, presso quella degli enti che contribuiscono, con i propri progetti, alla realizzazione del medesimo programma.
Nel dettaglio, le ulteriori sedi di realizzazione della formazione specifica potranno essere:
- la sede della Cooperativa SoleLuna (Bitritto, via Carlo Alberto n. 106);
- la Biblioteca Comunale Giovanni Colonna di Santeramo in Colle (piazza di Vagno, n. 24);
- la Biblioteca Comunale Antonio Cafaro di Adelfia (Corso Umberto I, n. 119)
- il Comune di Palo del Colle (via Umberto I, 56)
- l’Università della Terza Età Rosalba Barnaba di Bitritto (via Carlo Alberto n. 106/4).
Durata 71 ore.

OBIETTIVO/I AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE

- Assicurare la salute ed il benessere per tutti e per tutte le età.
- Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e un’opportunità di apprendimento per tutti. 

AMBITO DI AZIONE DEL PROGRAMMA:

sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese.

PARTECIPAZIONE DI GIOVANI CON MINORI OPPORTUNITA’

Numero posti previsti per giovani con minori opportunità n. 3
-> Tipologia di minore opportunità
Difficoltà economiche
Bassa scolarizzazione
Disabilità (specificare il tipo di disabilità)
Care leavers
Giovani con temporanea fragilità personale o sociale
-> Documento che attesta l’appartenenza del giovane alla categoria individuata
Autocertificazione ai sensi degli artt.46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000
-> Attività degli operatori volontari con minori opportunità

Non esistono difformità di attività per gli operatori con minori opportunità e pertanto, restano le stesse indicate al punto precedente.
-> Ulteriori risorse umane e strumentali e/o delle iniziative e/o delle misure di sostegno volte ad accompagnare gli operatori volontari con minori opportunità nello svolgimento delle attività progettuali
Per favorire la più ampia informazione e sensibilizzazione circa l’intenzione dell’Ente di riservare n. 2 posti in favore di giovani con difficoltà economiche, l’intero sistema di comunicazione verrà potenziato con la realizzazione di una campagna comunicativa costruita ad hoc per intercettare il target di potenziali destinatari, coinvolgendo direttamente nel sistema gli enti e le istituzioni che prioritariamente si occupano di tali classi di giovani.
• Si costituirà, perciò, una mailing list che contenga i contatti ed i riferimenti di tutti i Centri per l’impiego, gli Istituti Scolastici di scuola secondaria di secondo grado, i CAF, i Centri per le Famiglie, a cui veicolare le informazioni legate al Bando e al sistema di selezione, con preghiera di massima diffusione tramite i propri canali comunicativi per raggiungere il maggior numero possibile di destinatari;
• Presso la bacheca del Servizio Sociale di ciascun comune di appartenenza verranno pubblicate le informazioni circa la possibilità offerta dal bando e le attività previste in seno al progetto;
• Verrà distribuito materiale informativo cartaceo e promozionale presso i CAF dei comuni interessati; in tal modo s’intende favorire e veicolare le informazioni a quei nuclei con difficoltà economiche nei quali potrebbe registrarsi la presenza di giovani potenzialmente interessati alla partecipazione al bando.
Si precisa, inoltre, che l’intero impianto di informazione ideato per il programma e per il progetto darà sempre evidenza della riserva di n. 2 posti per giovani con difficoltà economiche e, pertanto, ampia diffusione a questo sarà garantita sfruttando anche i consueti canali alla base del sistema di comunicazione adottato.

SVOLGIMENTO DI UN PERIODO DI TUTORAGGIO voce 25

-> Durata del periodo di tutoraggio
2 mesi
-> Ore dedicate
25 ore
-> Tempi, modalità e articolazione oraria
io.

Il periodo di tutoraggio previsto in seno al progetto si svolgerà durante gli ultimi 2 mesi di servizio e sarà costituito da n. 5 incontri collettivi della durata di n. 4 ore ciascuno e n. 1 incontro individuale per singolo operatore volontario della durata di n. 5 ore.
In occasione degli incontri collettivi il numero delle unità non sarà in alcun caso superiore alle 30.
Le modalità di realizzazione del percorso di tutoraggio saranno strutturate in momenti di confronto, brainstorming, nonché analisi e messa in trasparenza delle competenze e di verifica dei progressi compiuti durante il periodo di servizio civile.
- >Attività di tutoraggio
Il percorso di tutoraggio sarà caratterizzato da una serie di attività obbligatorie, riassumibili nell’elenco sottostante:
• organizzazione di momenti di autovalutazione di ciascun volontario e di valutazione globale dell’esperienza di servizio civile, di analisi delle competenze apprese ed implementate durante il servizio civile, attraverso attività di brainstorming, somministrazione di questionari di autovalutazione, test di apprendimento e interviste qualitative;
• realizzazione di laboratori di orientamento alla compilazione del curriculum vitae, anche attraverso lo strumento dello Youthpass, o, nel caso di cittadini di Paesi terzi regolarmente soggiornanti in Italia, dello Skills profile tool for Third Countries Nationals della Commissione
europea, nonché di preparazione per sostenere i colloqui di lavoro, di utilizzo del web e dei social network in funzione della ricerca di lavoro e di orientamento all’avvio d’impresa;
• attività volte a favorire nell’operatore volontario la conoscenza ed il contatto con il Centro per l’impiego ed i Servizi per il lavoro, favorendo la realizzazione di n. 1 incontro di presentazione del CPI di pertinenza territoriale e dei servizi attivi.
Il percorso di tutoraggio immaginato prevede anche ulteriori attività opzionali ma ritenute fortemente efficaci per facilitare l’accesso al mercato del lavoro dei giovani operatori volontari.
In particolare, si è ritenuto utile promuovere azioni di marketing territoriale come:

  • L’organizzazione di un focus group o workshop con gli interlocutori più esperti o strategici, quali ad esempio titolari d’impresa, esperti/lavoratori di determinati settori produttivi per conoscerne meglio le dinamiche, le innovazioni e le competenze utili per sostenere la competitività;
  • Favorire la partecipazione degli operatori volontari ad incontri e seminari con le imprese del territorio, per la diffusione delle innovazioni nel lavoro, in termini di nuovi strumenti, nuove realtà, nuove possibilità, e per la rilevazione delle figure professionali più richieste e delle tendenze recenti del mondo del lavoro locale;
  • La realizzazione di un job day quale giornata dedicata al lavoro, offrendo la possibilità d’incontro tra gli operatori volontari e i cittadini in cerca di occupazione e le imprese del territor